A colpirmi, più che lo spot in sé, è stato il nome del prodotto: ZICLONE.
Prima un vago sentore, poi l'informazione ha trovato il giusto percorso tra le sinapsi e l'altro prodotto che porta praticamente lo stesso nome mi si è presentato alla mente. Questo:
Detto Zyklon B, Zyclon B o Cyklon B, si tratta di un giocattolino che a suo tempo ha avuto parecchio successo, peccato piacesse in particolare a quei tizi che si salutavano alzando il braccio destro. Pessimi testimonial, col senno di poi. Per non parlare del loro capo coi baffetti, ne andava letteralmente pazzo! Piaceva un po' meno a quegli altri, quelli che non amavano troppo fare la doccia, ma si sa, nessun prodotto può coprire tutto il mercato. In seguito la storia commerciale dello Zyklon B non è stata molto fortunata, non credo la produzione sia proseguita a lungo. L'azienda che l'ha creato, la Bayern, sembra invece godere di ottima salute.
A quanto pare dell'evidente problema di naming non si è però resa conto l'azienda produttrice, dove a nessuno deve essere saltata in mente l'idea di fare una banale ricerca su Google. O se l'hanno fatta si sono accontentati della prima pagina di risultati. Pensare che si sarebbero risparmiati un sacco di problemi potenziali. Non per altro, ma dare ad un giocattolo praticamente lo stesso nome del pesticida largamente impiegato nei campi di concentramento per gasare gli ebrei non è certamente una geniale mossa commerciale. Prevedo enormi casini per l'ufficio marketing.
Magari esagero, ma non mi stupirei se a breve le associazioni ebraiche insorgessero, con tutto il casino che ne seguirebbe, ritiro dal mercato compreso, in attesa di un nuovo nome e tempi migliori.
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