25 aprile 2012

Era un giorno d'aprile



Non era che un giorno d'aprile, il giorno in cui prendemmo Torino e Milano.
Il giorno in cui nella fossa degli anni eran tutti, vincitori e vinti,
guance bianche, occhi spenti, i volti eran tutti gli stessi.
E allora meglio stringer ricordi, che grilletti.

20 aprile 2012

FAQ

Allo scopo di innalzare il livello qualitativo medio delle poche conversazioni che ho con gente in Italia, ho pensato di stilare questa lista di risposte alle domande che più routinariamente mi vengono rivolte. Anche perché la ridondanza mi sta logorando.
L'ordine è grosso modo quello di apparizione.
Ecco, quindi:

Bene, grazie. Abbastanza spensierato. Ancora a Fremantle. Da 2 mesi e un po'. Fino a fine maggio. Soldi. Non saprei dire. Sì, ancora con gli indiani. Benissimo, a parte che mi fanno cantare "happy birthday" ai compleanni. Abbastanza. Verso il sud-est asiatico. Da qui o da Darwin. No. Una bellezza nella media. Non quanto vi aspettereste. Me la cavo dai. No, senza dubbio non la definirei tale.

Spero di essere stato sufficientemente esaustivo.
Ciao.

4 aprile 2012

Turning gray

L'autunno è arrivato strano, qui sulla west coast.
Era estate, poi un giorno ha piovuto. E tutto s'è fatto grigio. E basta.
E' così da quattro giorni. Non che faccia freddo o che, solo l'atmosfera è un po' più plumbea, incombente; c'è l'aria di qualcosa d'imminente che per ora si accontenta di restar sospeso, fermo un metro dietro l'orizzonte, soddisfatto di minacciare, più che altro.
E' che il passaggio di stagione qui è diverso a quello a cui sono abituato. E' più sfumato, una curva leggera su quello che finora era un rettilineo a 35°C.
Sarà magari una questione di bioritmi, di istinti migratori sepolti nel dna, ma al contempo anche la permanenza prolungata inizia a farsi pesante, le correnti fanno un po' più presa, la sedentarietà, per quanto comoda, perde appeal.
Anche i branchi sono in movimento. Spostamenti su tutte le scale di grandezza: a breve le balene riprenderanno a sfiorare la costa, in rotta verso i Tropici, più in piccolo bruchi neri sono apparsi, ovunque, da qualche giorno. Meno affascinanti delle megattere, senza dubbio, ma anche loro a dar contibuto a questo pressante senso di ciclicità.
E io mi faccio un po' più dannunziano.

Sta di fatto che i granai sono ormai pieni, le scorte fatte, la strada sgombra. Una sottile insofferenza al quotidiano si fa strada nello spirito e i Supertramp e Giorgio Canali mi risuonano sempre più spesso nelle orecchie.
E' il mood del movimento, lo riconosco già.