27 aprile 2010

Inversioni di tendenza


Ogni sistema porta in sé il germe della propria sovversione. Vale anche per lo stereotipo (sebbene a volte piuttosto fondato) Africa->Terzo mondo->Morti di fame.

Il suddetto germe questa volta ha anche un nome: POVERI VOI. Obiettivo dell'associazione, apolitica e aconfessionale, è di «trovare una soluzione al disagio sociale diffuso tra i giovani italiani, che sta portando l'interno popolo del paese a una progressiva e drammatica disumanizzazione».
La conferenza stampa di presentazione avrà luogo il 29 aprile a Milano.

24 aprile 2010

Di scarsa Resistenza

Truppa partigiana

25 aprile 1945:
"Nella giornata odierna la gloriosa armata statunitense ha liberato le città di Torino e Milano. I giovani soldati rimasti sul campo non sono caduti inutilmente. Nei tempi a venire costoro verranno gloriosamente ricordati per il loro sacrificio. Si apre ora per l'Italia una nuova era di pace e prosperità, il pericolo della dittatura comunista più non incombe sul destino del Paese."
Questa è la cronaca di quel giorno di 65 anni fa. Se si avvicina bene l'orecchio la si può sentire risuonare nella testa di Edmondo Cirielli, presidente della provincia di Salerno in quota Pdl. Alcune emanazioni di questo sproloquio mentale storicamente discutibile sono però fuoriuscite dalla fucina cranica del suddetto amministratore, incollandosi sui manifesti stampati per celebrare la Liberazione. Manifesti che così recitano:

21 aprile 2010

L'ostia della discordia

Ultima cena

Ok, rendiamocene conto, si sta sfiornando il ridicolo. Il nocciolo dei fatti è questo: durante un funerale, a un uomo divorziato, poi risposato e in seguito nuovamente separatosi, è stata concessa la comunione. Quello che qualche giorno fa era un articoletto su un giornale freepress è ora elevato a scandalo nazionale.

Ora, cerchiamo di analizzare in modo equilibrato la questione. Da una parte c'è il tizio con la passione per il divorzio, il presidente del consiglio Berlusconi, che per chi non avesse presente è quello intrallazzato con la P2 e sospettato di collusioni con la Mafia, quello del processo Fininvest, del lodo Mondadori, del conflitto di interessi, del lodo Alfano, del ponte sullo stretto, del G8 in Sardegna e poi all'Aquila e così via...
Dall'altra parte c'è un non meglio identificato prete. Questo personaggio rappresenta la Chiesa, che è quella dei preti pedofili sotto copertura, delle intromissioni negli affari dello Stato, della bara d'oro di Padre Pio, del rifiuto verso gli anticoncezionali e, se proprio vogliamo, anche dei Patti Lateranensi.

Intervista ai 3 operatori Emergency

Peacereporter
Peacereporter.net pubblica un'intervista a Marco Garatti, Matteo dall'Aira e Matteo Pagani, i tre operatori di Emergency liberati domenica scorsa. Argomenti cardine dell'intervista sono: il loro prelevamento dall'ospedale, il periodo di prigionia e la liberazione finale.
Il link al video integrale QUI.

Nasce "Il Post"

Il PostIl web 2.0 continua la sua evoluzione. Alle 23.30 circa di lunedì nasce una nuova realtà nel panorama informativo italiano. "Il Post". A metà strada tra il blog, l'aggregatore di notizie e il quotidiano on-line, "Il Post" nasce dalla mente di Luca Sofri, già fondatore di Wittgenstein, e dal suo staff. Staff di cinque elementi poi implementato da un sesto uomo, chiaramente reclutato on-line.
Il sito si ispira al modello dell'Huffington Post, fondato nel 2005 e diventato in breve tempo uno dei blog più seguiti al mondo, piazzandosi, con 9 milioni di visitatori unici al mese, al primo posto nella classifica Technorati (il motore di ricerca dei blog).
Rispetto alla gerarchia delle notizie, lo stesso Sofri dichiara:
«Ci occuperemo di tutto, anche di politica certo, ma, per dirne una, eviteremo di raccontare quotidianamente lo stillicidio di battute tra Fini e Berlusconi. L'obiettivo è puntare sulla qualità, sulle idee»

19 aprile 2010

Liberi tutti

Sciacalli contro Emergency


Fin dall'inizio di questa vicenda era scontato che i 3 membri dello staff di Emergency prima o poi sarebbero stati rilasciati. Era solo questione di tempi. E magari di impegno da parte del governo. Ma dopo l'interesse dimostrato dal Napolitano, dagli organismi internazionali e dalla società civile niente potevano le disgustose affermazioni di personaggi del calibro di Gasparri e La Russa.
Il punto è che il gioco della diplomazia prevede sempre un dare e avere, c'è sempre una contropartita.
Questa volta contrappeso per la liberazione dei tre italiani era la chiusura dell'ospedale di Emergency a Lashkar-gah. Emergency non piace. In generale perché cura tutti - come tra l'altro prescritto dalle convenzioni internazionali -, perchè tiene gli occhi aperti, perchè denuncia le violazioni ai diritti umani e le azioni illegali compiute nelle zone in cui opera, perchè, come scrivono Wu Ming, "Quello di Emergency è il più importante gioco di verità sul fronte della sedicente “Guerra al terrore”.". Soprattutto Emergency non piace a chi comanda in quella regione, il ruolo attivo che il suo staff ha avuto nelle trattative coi taliban per la liberazione di Mastrogiacomo e di Torsello non è mai stato visto di buon occhio né dal governo locale né dai britannici che lì guidano la coalizione Isaf.

Lo sporco mestiere della guerra

Blackwater

Negli ultimi decenni si è registrato un aumento esponenziale degli interessi all’estero di varie nazioni, soprattutto sul piano delle forniture energetiche. Alla maggiore messa in pericolo di tali interessi, ad opera di vari fattori, è seguita l'inevitabile necessità di un aumento della salvaguardia, in particolare nelle zone calde del pianeta. Nonostante le forti campagne di reclutamento avviate in diversi paesi, primi tra tutti gli Stati Uniti, non è sempre facile supplire al fabbisogno militare necessario, non sempre si hanno gli uomini giusti per ogni operazione. Le leggi dell’economia sono ferree: la nascita di un bisogno crea un mercato, nulla fa eccezione a questa legge, neanche la guerra.
È così che inizia lo sviluppo delle compagnie militari private, o private military contractors (PMC). Addestramento delle forze militari e di polizia, supporto tattico e logistico agli eserciti regolari e funzione di scorta ad esponenti governativi in zone a rischio sono i principali compiti svolti da queste aziende. A questo si aggiunge la fornitura diretta di personale specializzato.
Particolarmente fiorenti negli USA, diverse compagnie possono vantare come cliente di spicco il Dipartimento di Stato che, dal 1994, ha avviato una intensa campagna di outsourcing nel settore della difesa, subappaltando a società private interi pezzi delle sue funzioni. Largamente utilizzate sul fronte interno, dallo svolgimento di compiti di homeland security alla gestione di situazioni di emergenza quali l’uragano Katrina, le PMC hanno conosciuto il loro periodo d’oro con lo scoppio delle guerre in Afghanistan e in Iraq.