L'arte non è elite. L'arte sa essere dolce, leggiadra ed evocativa esattamente come violenta, sporca e feroce. L'arte vive fuori dalle porte di musei e gallerie, quelli non sono che cimiteri, loculi incorniciati per sensibilità d'altri tempi. Supermercati del buongusto di massa. Non è rimasto nulla di vivo lì dentro. L'arte si rotola nel fango, si arrampica sui muri e si nasconde nelle cantine. L'arte urla rabbia con parole di vernice. L'arte è lì fuori. E ti sta osservando.
29 maggio 2010
Sbattere l'arte in strada
L'arte non è elite. L'arte sa essere dolce, leggiadra ed evocativa esattamente come violenta, sporca e feroce. L'arte vive fuori dalle porte di musei e gallerie, quelli non sono che cimiteri, loculi incorniciati per sensibilità d'altri tempi. Supermercati del buongusto di massa. Non è rimasto nulla di vivo lì dentro. L'arte si rotola nel fango, si arrampica sui muri e si nasconde nelle cantine. L'arte urla rabbia con parole di vernice. L'arte è lì fuori. E ti sta osservando.
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