20 maggio 2010

Evasori alle Fiamme (Gialle)

Rogo di eretici

Maggio mese di liste. Dopo quella di Anemone, che raccoglieva in ordine sparso amici, clienti e favoreggiatori dell'imprenditore, e su cui ancora non si è capito gran che, ecco che la tanto attesa - e ben più chiara - lista Falciani valica infine le Alpi. La suddetta lista, sottratta alla Hsbc di Ginevra da Hervè Falciani, ex dipendente della holding (nel ruolo di tecnico informatico), contiene informazioni su circa 127.000 conti correnti, riconducibili a 80.000 persone residenti in 180 paesi. Gli italiani sarebbero 7.094. I dati dei conti risalirebbero al 2006/2007, ma c'è anche chi dice 2008. Chissà in quanti se la staranno facendo sotto. Spero tanti. A volte godere della disperazione altrui è davvero salutare. Non foss'altro chè questa categoria di meschine soddisfazioni è comunque l'unica concessa ai lavoratori stipendiati (quando va bene), con aliquota fissa al 20%, senza possibilità di trattativa.

Questa delle liste di evasori provenienti dall'estero in ogni caso non è certo una novità: c'è stata quella del 2008, proveniente dalla Germania, sui conti in Liechtenstein, senza dimenticare quella ottenuta nell'autunno scorso dopo un blitz della Guardia di Finanza negli istituti di credito svizzeri. Poi c'è quella vecchia questione di Blockbuster, ma è tutta un'altra storia.

Ne consegue che probabilmente a Tremonti costerebbe meno smollare qualche mazzetta in più sulle scrivanie giuste, invece di arrovellarsi dietro a manovre di rientro capitali sotto copertura. Un po' di sana corruzione non ha mai fatto male a nessuno. A dimostrarlo è lo stesso Falciani, sconosciuto fino all'altro ieri, che ora è un servitore dello stato italiano. Si sarà messo in tasca il suo, chiaro, ma non per questo gli do del pirla. Ha lavato i suoi panni sporchi sotto gli occhi di tutti. Ha tradito l'azienda per cui lavorava, creandole presumibilmente un incalcolabile danno d'immagine (che farà presto a tradursi in danno economico), non ci vuol nulla che l'abbia pure ricattata, poi, evidentemente non soddisfatto, ha venduto i dati al migliore offerente: il governo italiano. E la gente mica lo addita come un furfante, un delinquente, un traditore o un briccone. Anzi, non mi stupirei se tra un po' qualcuno proponesse di attribuirgli la medaglia al valor civile.

Considerati attentamente questi elementi, valutato lo stato delle cose nel Bel Paese e messo tutto sul piatto della bilancia, sono venuto alla conclusione che, nel caso Mr. Falciani decidesse di trasferirsi in Italia, e magari candidarsi, lo voterò.
Avrà tendenze delinquenziali, ma almeno questo qui i soldi nelle casse li fa entrare.

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