12 luglio 2013

Un incipit appassionato

Ci si bacia per strada, marciapiedi e panchine, per terra ombre di labbra incollate dalle luci dei lampioni. Storie che non pensano a domani: sguardi rimasti avvinghiati sotto insegne di pub; odore di gas di scarico e troppe paglie. Dita aggressive, feromoni e istinto, non c'è spazio per il cervello qui, la testa arriverà domani, neppur richiesta, a valutar numeri salvati sotto nomi poco noti, a chiedersi magari se e come, a razionalizzare un notturno, primordiale agire, con ancora lingua impastata, equilibrio instabile e una scesa di nebbia rada a separar pupille e pianeta.

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