È un momento secco. Il blog si prosciuga, pochi post levano il loro magro profilo all'orizzonte. Stessa cosa per quaderni e blocchi vari, dove è l'arsura d'inchiostro a regnar sovrana. Distese di pagine bianche come sabbia al sole. Ma di preoccuparsi non c'è motivo: così - mi è parso di realizzare con gli anni - funziona il moto creativo. Quantomeno il mio. Niente quattro stagioni, di cicli lunari manco parlarne: il mio cervello si muove su alternanze tropicali, aridità e monsoni.
Credo ci sia una qualche sorta di RAM, qualcosa che dev'essere di tanto in tanto ricaricato di dati per poter riprendere a processare. E allora arrivano periodi in cui passo più tempo a leggere, muovermi, guardare. Ad assimilare input, elettronicamente parlando. E a produrre zero. E' un'alternanza diseguale, non me ne sono del tutto chiare tempistiche e motivi ma la meccanica, quella sì: assorbimento e sintesi, sistole e diastole, compressione ed espansione. Il cervello è terra fertile, ma necessita comunque delle sue irrigazioni.
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Writing in Italian for a while. Sometimes it's important to keep in mind where you are.
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