Le ore spese ad aspettarti. Vite intere, orecchio teso, occhi bui.
Un suono, una parola, soltanto qualcosa che con la tua voce mi parli di me.
Ore bruciate tutt'intorno, ché so che sei ad anni luce da qui. Risate che si consumano lontano, sguardi mai colti, sopracciglia inarcate come piacerebbe a me.
Muscoli tesi, mente altrove. Un qui che non sta mai dove scelgo io, un tu che non ha mai gli stessi occhi che mi sogno davanti.
Lasciare che tutto bruci, perso nei miei impeti. In attesa che, domani, qualcosa accenda un altro fuoco. Fiamme voraci nate altrove, che sappiano consumare quest'attesa.
Eri bello sbronzetto alle 2 di notte del 7 agosto......
RispondiElimina